La luce dentro casa

La luce è un fattore indispensabile per il benessere psico-fisico dell’uomo

Scritto da Ornella Tomasicchio

03-05-2022

Che la luce del sole abbia effetti benefici sul sistema nervoso, immunitario e metabolico, migliori lo stato emotivo e psichico dell’individuo, aumenti in generale la qualità della vita, è dimostrato da molti studi. Ed infatti, se ci pensiamo bene, le giornate terse e soleggiate migliorano il nostro umore, ci infondono energia e uno stato di piacevole benessere. Da tale necessità deriva l’esigenza di circondarsi di luce negli ambienti interni.

L’architettura si è evoluta nei secoli, prima con l’esigenza di proteggerci dal freddo e dal caldo, quindi con aperture ridotte, pensiamo agli edifici del Medioevo, poi, con la scoperta del vetro, si è concessa grandi vetrate, perché l’esigenza dell’illuminazione naturale negli ambienti interni contribuisce a farci sentire meglio.
Oggi la tecnologia permette di creare vetri assai performanti ed energeticamente efficaci, così da avere grandi superfici vetrate, che rendono gli edifici maggiormente green ed aperti ad un nuovo dialogo con la natura.
Le nuove progettazioni propongono, pertanto, grandi aperture verso l’esterno, ma ciò non toglie che anche nelle ristrutturazioni si possa essere attenti alla luce naturale, valutando l’orientamento dell’edificio in relazione al sole, la dimensione delle finestre, e, quando non è possibile ampliarle, prediligendo un infisso ad un unico battente, e creando spazi aperti, che permettano alla luce di fluire liberamente. È stata proprio la luce di cui sono permeati gli edifici che stiamo ristrutturando a rapirci emotivamente e ad invitarci a dare nuova vita a spazi dimenticati.



Naturalmente anche la progettazione della luce artificiale è molto importante, perché va a supportare, dove è necessario, quella naturale. Come tutti sappiamo bene, la luce naturale offre la migliore resa dei colori, diversamente, il punto di forza di quella artificiale è plasmare gli spazi, oltre alla fruibilità in qualsiasi momento nell’arco della giornata.
In generale la luce modifica ed influenza la nostra percezione degli spazi; una stanza luminosa risulta più ampia al nostro occhio rispetto ad una delle stesse dimensioni, ma più buia. In particolare la luce artificiale ben progettata crea atmosfera, individua spazi con funzioni diverse ed amplifica la percezione degli ambienti proiettandosi sulle pareti. La stessa carica cromatica scelta per una stanza, può essere enfatizzata o addirittura smorzata dalla luce riflessa. Alcuni corpi luminosi contribuiscono ad amplificare questo tipo di “impressione visiva” e, plasmando la luce con le loro forme, creano emozioni. Pensiamo, per esempio, ai binari dotati di faretti o alle sospensioni, se ben osserviamo, essi smorzano l’attenzione dal colore delle pareti, ammorbidendo l’ambiente o alle lampade da parete che, oltre all’aspetto funzionale, si pongono come un prezioso elemento di arredo sia per la loro forma sia per le loro proiezioni sulla parete.



Per questo è importante porre attenzione alla posizione, alla tipologia, alla funzionalità, alla resa estetica ed emotiva che ogni corpo luminoso ci può regalare, analogamente alla presenza di illuminazione naturale, al colore delle pareti e alla disposizione dei mobili. L’obiettivo è ottimizzare la resa dei colori e dei contrasti, la percezione della profondità e la distribuzione di luci ed ombre, creando un ambiente che infonda benessere, che influenzi il nostro stato d’animo. È con questi obiettivi che scegliamo gli edifici da ristrutturare, lasciando che la luce in ogni sua forma ci ispiri. Vorrei che ci salutassimo con la parole di Elisabeth Kubler-Ross: “Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro”.